Benvenuti alla casa per vacanza Poggio Cantarello. Regione Toscana. Provincia di Siena.
Escursioni nelle città d'arte.
La povincia di Siena e i suoi tesori:
SIENA
Siena è un percorso che unisce passato e futuro: a pochi passi dallo Spedale del Santa Maria della Scala, oggi sede di un importante centro culturale, in una sede rinascimentale, si trova il Centro d’Arte Contemporanea Palazzo della Papesse.
La ricchezza dei musei senesi sa offrire i sogni trecenteschi di Duccio di Boninsegna e la ricca scuola senese che da lui prese a svilupparsi e ancora le opere di Iacopo della Quercia, Francesco di Giorgio, Beccafumi, Sodoma. Una ricchezza che appartiene a tutto il territorio. Colori, folla, grida festose, una piazza coperta di tufo, dieci cavalli montati a pelo da altrettanti fantini per una corsa che dura pochi secondi. Questo è il Palio per coloro che lo vedono per la prima volta. Per i senesi è la vita, la passione, la storia. E’ il miracolo di un gioco che diventa vita vera, dove c’è posto per la gioia e per il dolore, per il coraggio e gli intrighi, per la lealtà e il tradimento. Un’eredità medievale che il 2 luglio e il 16 agosto sconvolge la vita di Siena ed ogni volta diventa catarsi cittadina.
PIENZA
La “ città ideale ” di Pio II , oggi dichiarata dall’UNESCO “patrimonio mondiale dell’umanità”, ha preso il posto del castello di Corsignano , che ha sorvegliato per secoli i confini tra i possedimenti di Siena, Firenze e Orvieto.
Nel 1458 Enea Silvio Piccolomini decise di trasformare il borgo natìo nella città-simbolo del Rinascimento italiano. In tre anni, tra il 1459 e il 1462, la nuova Pienza vide nascere la luminosa Cattedrale dell’Assunta , che conserva all’interno opere dei maggiori artisti senesi del tempo, e alla quale si affianca l’imponente Palazzo Piccolomini , la cui loggia offre un celebre panorama sulla Val d’Orcia, il Palazzo Comunale e il Palazzo Vescovile con il suo museo. Risalgono al Medioevo la chiesa di San Francesco (secolo XIII), le mura e l’austera Pieve di Corsignano , ricordata per la prima volta nel 714. Verso sud una strada a saliscendi tra i colli porta al borgo fortificato di Monticchiello, che conserva vari edifici medievali, la rocca con lunghi tratti delle mura e la chiesa duecentesca dei Santi Leonardo e Cristoforo con interessanti resti di affreschi.
MONTALCINO
A renderla celebre il Brunello , uno dei migliori vini rossi del mondo. Ma Montalcino è anche una magnifica città d’arte, che domina dall’alto del suo colle i 3000 ettari di vigneti (1500 dei quali a Brunello) che le hanno dato fama e ricchezza. A cavallo tra i bacini dell’ Ombrone e dell’ Orcia , il centro è sorvegliato dalla Rocca costruita nel 1361 per suggellare l’entrata di Montalcino nei possedimenti di Siena. Insieme alla Rocca, simboleggia Montalcino la snella torre del Palazzo Comunale , eretto tra il Due e il Trecento. Ai suoi piedi sono la Piazza del Popolo e la Loggia gotica. Nel centro storico meritano una visita anche le chiese di Sant’Agostino e Sant’Egidio (XIV secolo) e il Museo Civico e Diocesano che conserva pitture e sculture dal ‘300 al ‘900 e terrecotte robbiane. Delle tortuose strade tra i vigneti portano a Torrenieri , Sant’Angelo in Colle e Poggio alle Mura . Da Castelnuovo dell’Abate si raggiunge l’abbazia di Sant’Antimo , uno dei capolavori del romanico in Italia.
CETONA
Situata alle pendici del monte omonimo, Cetona conserva la caratteristica struttura egli insediamenti medievali, i vicoli e stradive che si snodano a spirale nel oro per culminare nella Rocca. Da visitare l’insediamento preistorico di Belverde, vecchio di 40000 ani. Interessante il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, con reperti che vanno dal paleolitico fino all’età del bronzo. Nella Pieve di San Michele arcangelo.
CHIANCIANO TERME
Gli oltre 200 alberghi e gli stabilimenti termali, specializzati nella cura del fegato e dei reni, della terapie inalatorie e nella riattivazione e rieducazione funzionale, fanno di Chianciano Terme una delle Stazioni Termamali più importanti d’italia. E questa notorietà nel campo delle cure termali prosegue ormai ininterrotta da oltre 2000 anni. Ciò è testimoniato dai tanti ritrovamenti archeologici, etruschi e romani, che vengono continuamente alla luce in tutto il territorio e che sono raccolti nel Museo Civico Archeologico, di recente apertura. Il turista potrà visitare anche il Centro Storico. Nei suoi vicoli suggestivi, dove si aprono pittoresche piazzette, potrà scoprire degli autentici tesori dell’arte come la Chiesa di San Giovanni, con il Museo della Collegiata e la Chiesa della Compagnia (1517) appena fuori della Porta al sole, la piccola ma preziosa Chiesa della Madonna della Rosa (1585) edificata su progetto di Baldassarre Lanci. Il clima ottimo e la natura incontaminata dei luoghi favoriscono anche un soggiorno solamente climatico.
CHIUSI
Già importantissima in epoca etrusca, Chiusi visse il suo periodo di massimo splendore sotto il mitico re Porsenna. Importantissimi reperti, frutto di scavi archeologici che proseguono con successo anche attualmente, sono visibili presso il Museo Archeologico Nazionale Etrusco. Di fronte a questo c’è il Duomo già esistente nel XII secolo e trasformato nel 1585, adiacente all’edificio è stato istituito negli anni 30 il Museo della Cattedrale, che custodisce importanti reperti, tra cui i preziosi messali miniati. Nel territorio sono anche riportate alla luce delle tombe etrusche, come quella della Pellegrina e quella della Scimmia, quella del Leone, quella della Pania e numerosissime altre. Il cristianesimo si diffuse in questi luoghi molto rapidamente, ne sono prova le Catacombe di Santa Mustiola e di Santa Caterina. Oltre alle catacombe è visibile anche il cosiddetto Labirinto di Porsenna, consistente in un intricato sistema di cunicoli sotterranei, che porta alla cisterna risalente al I sec. D.C. Per tutto questo, ma anche per le notevoli attrattive naturali, Chiusi sta sviluppando la propria vocazione turistica. Un importante richiamo è costituito dal lago di Chiusi, a valle della città, tranquillo specchio di acqua dove è possibile fare pesca sportiva e bird watching.
MONTEPULCIANO
La splendida cittadina, che per le sue vestigia artistiche e architettoniche è stata chiamata la Perla del '500, conserva intatta la sua bellezza. Salendo per i ripidi borghi, il visitatore scoprirà bellissimi palazzi e chiese dove massimi architetti del rinascimento trasfusero la loro arte impareggiabile. Da vedere la splendida Piazza Grande, con il duomo della facciata incompleta e il Palazzo Comunale, tutto intorno palazzi rinascimentali. Nella valle sottostante il paese, un panorama indimenticabile, risalta la mole elegante del Tempio di S. Biagio. Montepulciano è anche un centro dalla vivacissima attività culturale, tra le manifestazioni più note, il Cantiere Internazionale d’Arte e la rappresentazione popolare del Bruscello. All’economia agricola sempre importantissima si affianca oggi unna spiccata vocazione turistica che vede una delle componenti più importanti nelle Terme di Montepulciano, in località S. Albino, dove vengono sfruttate le proprietà curative di acque e fanghi.
SAN CASCIANO DEI BAGNI
Questo piccolo centro, posto nell’estremo sud della provincia di Siena, ai confini con Umbria e Lazio, era già noto in epoca medievale. E il visitatore d’oggi apparre proprio come un borgo tipicamente medievale, dominato dal massiccio torrione quadrato di Palazzo Bologna. Da visitare è il Centro Storico, caratteristico impianto di colle, con le stradine, i vicoli, le piazzette; fuori del centro storico, in prossimità delle Terme, molto interessante è la Chiesa Basilicale che risale all’anno mille. Ma se San Casciano, immersa in una natura lussureggiante ed incontaminata, è meta di visitatori che prediligono l’agriturismo come tipo di villeggiatura, non bisogna dimenticare che una gran parte di turisti viene qui per fare le cure termali come terapie inalatorie bagni e fanghi. A pochi chilometri c’è la piccola frazione di Celle sul Rigo, con la maestosa torre duecentesca ed un panorama indimenticabile. Per il turista che visiterà questi luoghi sarà assolutamente obbligatorio assaggiare i tipici prodotti locali.